Il documento del Comitato di Segreteria PRI

I Repubblicani Italiani sono figli maggiori della tradizione mazziniana e del pensiero federalista e ritengono che l’Europa debba tornare a ragionare su se stessa e che gli europei debbano tornare artefici del proprio destino. Si deve scongiurare non solo la deriva nazionalista e rinunciataria che sta prendendo il sopravvento grazie all’uso spregiudicato di certi politici, ma anche le strutture meramente inter-governative che sono invece la vera causa del cattivo funzionamento delle istituzioni europee. Si sostenga invece il metodo comunitario, attraverso un concorso di volontà che rilanci una politica europea di impronta federale che dal governo dell'economia alla lotta al terrorismo, dalle politiche di immigrazione alle relazioni internazionali, permetta all’Unione di riacquisire quella sicurezza di sé e quella determinazione capaci di affrontare le grandi sfide globali.
Data la posta in gioco, i Repubblicani ritengono che ormai la posizione sull’Europa sia il vero criterio discriminante della politica, il punto di convergenza o di rottura non negoziabile. Occorre dunque anteporre il futuro dell’Europa ai mediocri calcoli elettorali. Questo per evitare una involuzione culturale tale da comportare ulteriori difficoltà per l’Italia. Lo sviluppo del nostro Paese è sempre stato legato al successo del progetto di integrazione europea e non possiamo rinunciarci.
Il Partito Repubblicano Italiano, cofondatore dell’Eldr dal 1987 conferma la sua appartenenza politica alla famiglia europea dei liberal-democratici. Ancora una volta sono oggi i liberal-democratici europei a rappresentare con maggiore forza la spinta federalista di un’Europa che deve essere una o non sarà. Con questa consapevolezza, il Comitato di Segreteria, chiede agli amici Niccolò Rinaldi e Riccardo Bruno di affiancarlo nel prendere tutti i contatti necessari con le forze politiche che in Italia e in Europa si ispirano all’ALDE, con il fine di valutare le forme di collaborazione e le possibili sinergie, nello sforzo comune per rafforzare in Italia la presenza della cultura federalista e laica.

Roma, 9 maggio 2016